Pentidattilo (o Pentedattilo) è un centro collinare di cultura grecanica del comune di Melito di Porto Salvo, nel Reggino, e deve il suo nome alla particolare conformazione dello spuntone di rocce del Monte Calvario dove sorgeva l’antico insediamento che, nell’immaginario collettivo, ricordava una enorme mano (cfr. greco “penta”, ‘cinque’ e “dàktylos”, ‘dita’). Abitata sin dagli albori dell’umanità, fu colonizzata dai greci della Calcide nel VII secolo a.C. e divenne ben presto un centro strategico per il controllo della fiumara Sant’Elia, allora corso navigabile e canale preferenziale per l’Aspromonte. In seguito i dominatori si alternarono anche qui come nel resto della Calabria sino a giungere alla lunga dominazione degli Alberti, nobile famiglia locale a cui sono legate varie leggende popolari e che mantenne il potere sino al tardo Settecento. Oggi, dopo decenni di abbandono e di emigrazione, Pentedattilo è andata sviluppandosi un po’ più a valle, così da rendere l’antica Pentidattilo una sorta di paese fantasma: la definizione è in realtà poco calzante, in quanto, specie da qualche anno, il borgo è stato ripreso e valorizzato con festival artistici di rilevanza internazionale come il Paleariza, manifestazione itinerante di cultura grecanica che qui a Pentedattilo ha una tappa fissa.
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